Il bilancio: adempimenti e requisiti
Tutte le società di capitali inglesi devono mantenere i libri contabili e depositare i bilanci presso il Registro delle Imprese inglese (Companies House). Salvo che si tratti del primo bilancio d’esercizio e copra un periodo superiore a 12 mesi, il bilancio deve essere depositato entro 9 mesi dalla scadenza dell’esercizio finanziario della società per le private limited company (Ltd) ed entro 6 mesi per le public limited companies (Plc).
Se il primo bilancio d’esercizio copre un periodo superiore a 12 mesi, dovrà essere deve essere depositato presso il Companies House entro i seguenti termini:
- per le società Ltd, 21 mesi dalla data di costituzione della società;
- per le società Plc, 18 mesi dalla data di costituzione della società;
- o se successiva, entro 3 mesi dalla scadenza dell’esercizio finanziario della società.
Solitamente, il bilancio è composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dalla nota integrativa e da una relazione degli amministratori.
Tuttavia, per le società di piccole dimensioni (c.d. small companies) è previsto un bilancio abbreviato che richiede un numero di informazioni minore rispetto al bilancio tradizionale. Una società è considerata di piccole dimensioni se possiede almeno due dei seguenti requisiti:
- fatturato non superiore a £10.2 milioni;
- attivo patrimoniale non superiore a £5.1 milioni;
- non più di 50 dipendenti.
Tutte le società devono altresì depositare annualmente presso il Companies House il c.d. Confirmation Statement, una dichiarazione degli amministratori relativa a determinate modifiche intervenute nel corso dell’esercizio (ad es. elenco soci aggiornato etc.). Conseguentemente, le eventuali vendite di azioni saranno visibili presso il Companies House solamente dopo il deposito del confirmation statement, che potrebbe avvenire anche diversi mesi dopo l’avvenuta vendita.
Revisione contabile
Le società di piccole dimensioni sono esonerate dall’obbligo di nominare un revisore contabile a meno che non siano parte di un gruppo di società che superi nel suo complesso le soglie di rilevanza oppure una c.d. charity. L’obbligo di nomina di un revisore può essere altresì previsto dallo statuto o su richiesta dei soci.
La revisione contabile deve essere svolta da un revisore iscritto in apposito registro, il cui incarico è di formulare un parere indipendente sul bilancio della società. Il revisore deve valutare se il bilancio è stato redatto in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, nonché risultato economico dell’esercizio.
L’imposta sul reddito delle società: la Corporation Tax
Le società inglesi devono depositare presso l’ agenzia delle entrate inglese (il c.d. HM Revenue and Customs (HMRC) la dichiarazione dei redditi (c.d. Tax Return) entro 12 mesi dalla chiusura dell’esercizio e devono versare l’ imposta sul reddito (c.d. corporation tax) entro nove mesi e un giorno dalla chiusura dell’esercizio.
Attualmente la corporation tax ha un’aliquota del 19% sugli utili.
Ricavi tassabili / Deduzioni e incentivi
I ricavi tassabili sono quelli derivanti da vendite, investimenti e plusvalenze provenienti dalla vendita di asset patrimoniali a un prezzo superiore a quello di acquisto.
Nel calcolo degli utili tassabili, la società può dedurre la totalità dei costi e delle spese connesse con l’oggetto sociale. Ad esempio, sono deducibili le spese relative a viaggi di lavoro, pagamento dei salari e costi di formazione professionale. Alcune spese non sono invece deducibili, quali ad esempio i costi sostenuti per l’intrattenimento dei clienti.
Le società possono altresì beneficiare di importanti agevolazioni fiscali sugli acquisti di beni strumentali quali ad esempio autovetture, attrezzature professionali o macchinari. A tal proposito è previsto attualmente un limite annuo di £200.000. In tali casi è possibile (salvo che per le automobili) ridurre la base imponibile per l’intero valore del bene acquistato.
Tuttavia, la predetta tipologia di deduzione non è consentita per ogni tipo di attività ma, laddove non prevista, è comunque possibile richiedere la deducibilità parziale.
Vi sono inoltre diverse agevolazioni fiscali tra cui:
- Agevolazioni per le attività di ricerca e sviluppo (R&D): le società che effettuano investimenti per ricerca e sviluppo hanno diritto a importanti deduzioni fiscali.
- Agevolazioni per brevetti e invenzioni: le royalty derivanti dall’utilizzo di brevetti industriali e invenzioni sono soggette a un’aliquota più vantaggiosa.
Agevolazioni fiscali per le c.d. attività creative: le società operanti nel settore delle attività creative (film, televisione, video games) hanno diritto a un regime di deduzioni fiscali più favorevole.
Imposta sul valore aggiunto - IVA (VAT)
Le società devono richiedere l’attribuzione di un numero di partita IVA (VAT) se il fatturato annuo supera l’importo di £85.000 complessivi. A tal fine, il fatturato è calcolato come l’ammontare totale delle vendite che non siano in esenzione IVA. Le soglie variano in caso di operazioni di acquisto e vendita verso altri paesi UE o da altri paesi UE.
Dalla data di ottenimento di un numero di partita IVA, le società devono applicare l’IVA alle fatture di acquisto o vendita, versare periodicamente l’IVA al HMRC, trasmettere le dichiarazioni IVA (c.d. VAT return) e conservare i relativi registri.
Imposte sulle persone fisiche
Gli amministratori di società inglesi, a prescindere dal loro paese di residenza, devono effettuare la c.d. registrazione di Self-Assessment presso la HMRC, nonché presentare annualmente i c.d. annual Self-Assessment tax returns.
In Inghilterra, è prevista una soglia di no tax area pari a £11.850,00. Ne possono beneficiare i soggetti residenti in Inghilterra, nei paesi dell’Area Economica Europea (EEA), nonché i residenti in paesi che abbiano stipulato convenzioni bilaterali contro le doppie imposizioni con l'Inghilterra.
L’importo complessivo delle imposte da versare annualmente in Inghilterra dipende dal reddito personale complessivo sulla base dei diversi scaglioni di reddito. Le aliquote fiscali e i relativi scaglioni reddituali sono riportate nella seguente tabella:
Scaglione | Reddito tassabile | Aliquota |
---|---|---|
Reddito esente | fino a £11,850 | 0% |
Basic rate | tra £11,851 e £46,350 | 20% |
Higher rate | tra £46,351 e £150,000 | 40% |
Additional rate | superiore a £150,000 | 45% |
Per quanto riguarda i dividendi, è prevista una soglia di esenzione pari a £ 2,000. Al di sopra di tale soglia, l’aliquota dipende dallo scaglione reddituale di appartenenza:
Basic rate | 7.5% |
Higher rate | 32.5% |
Additional rate | 38.1% |
Residenza fiscale
La residenza fiscale viene determinata sulla base di un test che tiene conto del numero di giorni trascorsi nel territorio d'Inghilterra durante il periodo di un anno. Un soggetto fiscalmente residente in Inghilterra è assoggettato alle imposte inglesi per i redditi prodotti in ogni parte del mondo (worldwide income principle).
I soggetti fiscalmente non residenti in Inghilterra sono invece tassati in Inghilterra soltanto per i redditi ivi prodotti (c.d. principio della fonte di reddito).
Status di resident non domiciled
Le persone fisiche residenti in Inghilterra che hanno la loro dimora permanente (domicilio) all’estero possono ottenere un’ esenzione dal pagamento di imposte in Inghilterra per i redditi prodotti all’estero.
Le imposte sulle successioni
L’ imposta sulle successioni (IHT) riguarda i beni mobili e immobili del de cuius. L’aliquota standard è il 40% sul valore degli asset superiore alla soglia di £325,000. Tale soglia può aumentare fino a £450,000 in caso di successione in favore di figli o nipoti per un valore complessivo inferiore a £2 milioni.
Sono previste varie agevolazioni ed esenzioni attraverso cui, tramite strutture societarie, è possibile trasferire agli eredi, aziende e strumenti finanziari in esenzione fiscale.
I soggetti non domiciliati in Inghilterra pagano le imposte di successione soltanto sugli asset detenuti in Inghilterra. Un soggetto è considerato domiciliato in Inghilterra se ha vissuto in Inghilterra per almeno 15 degli ultimi 20 anni o ha avuto la dimora permanente in Inghilterra nei 3 anni precedenti.